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venerdì 30 ottobre 2009

Ecco il volto che popola i nostri sogni: ma chi è?

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Nel 2006 la paziente di un noto studio psichiatrico di New York disegnò la faccia di un uomo che le era apparso più volte in sogno. Si trattava di un volto anonimo, dai tratti semplici, leggermente stempiato e con le ciglia folte. Ma, nonostante la nitidezza del ricordo, la donna giurò di non averlo mai incontrato in tutta la sua vita. Il ritratto rimase - dimenticato - all'interno dei cassetti dello psichiatra che lo ritirò fuori solo quando un secondo paziente riconobbe in quello stesso volto l'uomo che, di tanto in tanto, gli appariva in sogno. Come già la donna anche lui giurò di non averlo mai conosciuto.Fu allora che lo psichiatra decise di far girare il ritratto sulle scrivanie dei suoi colleghi che avevano pazienti in cura per disturbi nei sogni. Nel giro di soli pochi mesi, ben quattro pazienti riconobbero il volto. Stessi tratti, stessa espressione, stessi occhi. Nessuno lo aveva mai incontrato, a tutti appariva in sogno e gli parlava.L'uomo che popola i nostri sogni Da Los Angeles a Berlino, da San Paolo a Pechino. E poi ancora: Roma, Barcellona, Stoccolma, Parigi, Nuova Delhi e Mosca. Dal 2006 a oggi oltre 2mila persone hanno giurato di aver visto lo stesso volto. "Per diversi anni ho avuto sempre lo stesso sogno - racconta una persona - un uomo alto e scuro mi mostra un foto e mi chiede se riesco a riconoscervi mio padre. Il volto è di un uomo che non ho mai visto prima, non assomiglia per nulla a mio padre ma, non appena glielo dico, ecco che riconosco proprio mio padre. A questo punto, di solito, mi risveglio con un senso di pace - racconta ancora - altre volte invece mi ritrovo davanti alla tomba di mio padre, mentre depongo un mazzo di fiori a terra e mi accorgo che la foto sulla lapide manca".Un volto mai visto nel reale. C'è chi si innamora, c'è chi si fa consolare e chi invece trova addirittura un amico. "La prima volta che ho sognato quest'uomo passavo un brutto periodo al lavoro - racconta un'altra persona - mi ero perso in un immenso ma deserto grande magazzino quando, ad un tratto, mi appariva e mi accompagnava tra gli scaffali fino alle casse e mi indicava l'uscita. Da quella volta mi è riapparso in sogno diverse volte, tutte per darmi la giusta direzione e uscire dai guai". Altre persone lo hanno visto travestito da Babbo Natale, altri ancora se lo ritrovavano al posto della propria immagine all'interno dello specchio. Talvolta indossa gli occhiali, altre assume tratti brasiliani. Ma il volto è sempre lo stesso.Una spiegazione al fenomeno Diverse teorie sono state avanzate per spiegare la misteriosa ricorrenza di questo volto. Da un punto di vista prettamente junghiano il volto incarna l'archetipo dell'inconscio collettivo che, in momenti di particolare difficoltà, appare a soggetti particolarmente sensibili. Secondo altri studiosi, invece, l'uomo incarna l'immagine del Signore: questo spiegherebbe la ragione per cui i suoi consigli sarebbero seguiti da chi li riceve in sogno. La teoria più suggestiva è, forse, quella che vede nell'uomo una persona che esiste realmente e che, grazie a poteri particolari, riesce a "insinuarsi" nei sogni di molte persone. Tra chi appoggia questa teoria, poi, c'è chi ritiene che il volto sia finto ma nasconda una persona in carne e ossa.Un sito per svelare il mistero Il volto di quest'uomo è diventato presto un tormentone. E, subito dopo, un'icona pop che non manca di apparire sui muri delle principali città di tutto il mondo. Nel sito thisman.org, poi, sono in molti a raccontare i propri sogni e ad accompagnarsi - l'un l'altro - in questo cammino assurdo fra realtà e sogno, fra coscienza onirica e necessaria ragionevolezza. Nessuno, però, sa dare una risposta concreta. A nessuno, in fondo, interessa darla. Anche perché, finché quest'uomo comparirà nei sogni per rassicurare, guidare e rasserenare, sarà ben accetto e non avrà alcuna alcuna importanza cosa vi sia dietro.

1 commento:

Pietro ha detto...

Il sito thisman.org è intestato a tale Andrea Natella appartenente a Guerriglia Marketing (per verificarlo andate sul sito "whois", che vi consente di scoprire l'intestatario di un dominio). Guerriglia Marketing è solita pubblicizzare prodotti fecendo breccia nell'immaginario comune. Ricordo, per dovere di cronaca, quando pubblicizzarono il film "Number 23", scrivendo mesi prima sui muri delle città numeri 23 "a mai finire", per cui se ne parlò e quando uscì il film, la gente accorse a vederlo; oppure di quando crearono sterco fossile finto di dinosauro, fatto trovare in giro in città improbabili, per pubblicizzare "Jurassic Park"; ultimamente hanno pubblicizzato la serie televisiva "Romanzo Criminale", mettendo di notte, su quattro piedistalli, i busti dei personaggi della Banda della Magliana...il tutto davanti al palazzo dell'Eur (proprio vicino Confindustria...sic!).
Credo che la verità vada sempre accertata...specialmente quando si abusa della credulità popolare a scopo di lucro!