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domenica 1 novembre 2009

Berlusconi: In caso condanna non mi dimetterò

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"Ho ancora fiducia nell'esistenza di magistrati seri che pronunciano sentenze serie, basate sui fatti. Se ci fosse una condanna in processi come questi, saremmo di fronte a un tale sovvertimento della verità che a maggior ragione sentirei il dovere di resistere al mio posto per difendere la democrazia e lo stato di diritto". Lo afferma il premier Silvio Berlusconi, in una dichiarazione contenuta nell'ultimo libro di Bruno vespa "Donne di cuori", in riferimento ad alcuni processi in corso a suo carico.
"E' una sentenza che certo sarà annullata dalla Corte di Cassazione", risponde Berlusconi rispondendo ad una domanda di Bruno Vespa che gli ricorda che l'avvocato Mills è stato condannato anche in appello. Vespa chiede a Berlusconi come spieghi la campagna internazionale che si è scatenata su di lui da maggio in poi. "E' partita da Repubblica e l'Espresso - risponde il presidente del Consiglio - e su sollecitazioni di questo gruppo si è estesa ai giornali e ai giornalisti amici. Per gettare fango su di me ha finito col gettare fango sul nostro Paese e sulla nostra democrazia".
Su quanto scritto dal Times nei suoi confronti quando fu bocciato il lodo Alfano, il Presidente del Consiglio, nel libro, risponde: "La coincidenza fa riflettere, ma sono cose che io non farei mai, e quindi sono portato a credere che non le facciano neppure gli altri...". Frutto della guerra con Rupert Murdoch, che ne è proprietario, per i contrasti su Sky Italia? Gli chiede il giornalista. Il premier invita comunque a non esagerare. "Da mesi negli USA è polemica ferocissima tra Fox News, una rete televisiva del gruppo Murdoch, e il Presidente Obama. Non mi pare che ne derivi un problema", aggiunge. (Da: Agenzia Ansa)

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