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IL DEBITO PUBBLICO ITALIANO

martedì 9 marzo 2010

Ma è lei quel Ferretti che è sui giornali?

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Ieri salgo sull’ascensore del mio condominio. Ci sono due signore. Una, con imbarazzo, mi chiede: “Ma è lei quel Ferretti che è suoi giornali?”. “Sì, sono io – rispondo – ma guardi che nessuno mi accusa di avere commesso reati”. Quando scendiamo, sento una sussurrare all’altra mentre si allontanano: “Pensare che sembrava una così brava persona….” Sono una brava persona! Da giorni e giorni mi sto sgolando a gridare che non ho fatto nulla di male. Dovevo essere candidato, all’ultimo momento mi hanno scartato ed al mio posto hanno messo un altro. Non ho pianto, non ho recriminato, non ho polemizzato, ma mi sono messo a disposizione del nuovo candidato scelto dal mio partito anche per avere il piacere di dimostrare che, come ce l’avrebbe fatta lui, a maggior ragione ce l’avrei fatta io. E costui allora era per tutti un rispettabile avvocato. Ora mi trovo sballottato sulle pagine dei giornali per via delle loro strategie politiche. Repubblica vuole colpire Alemanno e mi accusa di essergli amico. Tanto amico che non ha potuto, o voluto, tutelato la mia candidatura. E allora? Il Giornale vuole fare del male a Fini, che sta sulle palle a Berlusconi, e oggi mi cita, devo dire per quanto mi riguarda, attenendosi tutto sommato alla verità. Per esempio, a differenza di Repubblica, riporta le mie dichiarazioni scrivendo: “Ferretti ha replicato (alle falsità di Repubblica, Ndr.) negando i finanziamenti dell’ex Senatore e sostenendo che quei pezzi scritti dal primo cittadino fossero stati ‘copiati’ da altre testate”. Personalmente non ho nulla da recriminare per quanto riguarda Il Giornale se non il fatto spiacevolissimo di essere citato in un contesto molto sgradevole su un intero paginone. E intanto i miei figli mi chiedono: “Papà, ma cosa hai combinato?”. E mia moglie: “Si parla di miliardi di euro, tesori e tesoretti. Come mai noi fatichiamo ad arrivare alla fine del mese?”. (Gian Luigi Ferretti - L'Italiano)

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