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venerdì 14 giugno 2013

"CAMPUS BELLI": ASSOLTI, PER NON AVER COMMESSO IL FATTO, GRECO E RANDAZZO

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DIFESI DAGLI AVVOCATI: MICHELE MOCERI, ANTONELLA MOCERI, E BIAGIO DI MARIA, E PROCESSATI CON IL RITO ABBREVIATO, SONO STATI ASSOLTI FILIPPO GRECO E CALOGERO RANDAZZO, DUE DEGLI IMPUTATI COINVOLTI NELL'OPERAZIONE DELLA DIREZIONE DISTRETTUALE ANTIMAFIA "CAMPUS BELLI"
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PALERMO, 28 MAGGIO 2013
Sono stati assolti dal GUP di Palermo Dott. Giangaspare Camerini, due coinvolti nell’operazione antimafia «Campus Belli» (del 16 dicembre 2011) che avevano chiesto, attraverso i loro legali, di essere giudicati con rito abbreviato condizionato.

Si tratta dell'imprenditore Filippo Greco, 62 anni, originario di Campobello di Mazara (TP), trasferitosi a Gallarate (VA), ritenuto dagli investigatori il principale finanziatore, nonché il «consigliere economico», dell’organizzazione mafiosa campobellese, e dell'agricoltore Calogero Randazzo, 63 anni, di Campobello di Mazara, in passato già condannato per associazione mafiosa.

Per Filippo Greco, il PM Pierangelo Padova aveva invocato la condanna a 18 anni di carcere, ridotti a 12 anni per la scelta del rito, mentre per Calogero Randazzo lo stesso PM aveva invocato la condanna a 15 anni di carcere, ridotti a 10 per la scelta del rito.

L'Avvocato Michele Moceri del Foro di Pistoia e l'Avvocato Antonella Moceri del Foro di Marsala sono stati i legali difensori di Filippo Greco, mentre l'Avvocato Biagio Di Maria del Foro di Marsala ha assunto la difesa di Calogero Randazzo.

Nel corso del processo, sono stati chiamati a testimoniare il Cav. Andrea Passanante per Filippo Greco e la Sig.ra Vincenza Licata, amministratore della sala ricevimenti «L’Ancora», per Calogero Randazzo.

Al Tribunale di Marsala, intanto, si avvia alle battute finali il processo agli altri imputati coinvolti nell’operazione «Campus Belli». Tra queste, l’ex Sindaco di Campobello di Mazara Ciro Caravà e l’anziano boss Leonardo Bonafede.
Con loro, alla sbarra, anche Cataldo La Rosa, Simone Mangiaracina, Gaspare Lipari, Antonino Moceri, e Antonio Tancredi. Gli ultimi due, operanti nel settore olivicolo, sono accusati di concorso esterno.

Sono rimasti fuori dal processo Vito Signorello che, con i suoi legali, ha chiesto ed ottenuto un patteggiamento in continuazione di una precedente condanna per associazione mafiosa, ed il maresciallo in pensione Giovanni Buracci deceduto in carcere prima di iniziare il processo.

Secondo gli investigatori, la famiglia mafiosa campobellese farebbe parte del mandamento mafioso di Castelvetrano e che quindi avrebbe uno stretto collegamento con il super latitante Matteo Messina Denaro.