E se dessimo un taglio alle spese degli ex presidenti? Dopo il Quirinale, anche il Senato riflette. Il fatto è che tra staff di segreteria e altri benefit ciascuno dei tre ex presidenti a carico del bilancio di Palazzo Madama, Nicola Mancino (ora vicepresidente del Csm), Marcello Pera (senatore di Fi) e Carlo Scognamiglio (non più rieletto dal 1996) continua ad assorbire risorse rilevanti: circa 500 mila euro l’anno. Perché si spende così tanto per i tre benemeriti? A causa delle generose dotazioni che nel tempo gli sono state riconosciute: anzitutto un ufficio (fino a quattro stanze). E un robusto staff: tre funzionari (ma al medesimo costo di uno di questi se ne possono ingaggiare anche due), due addetti alle mansioni esecutive (con lo stesso budget se ne possono prendere fino a quattro), un altro addetto alle mansioni ausiliarie. Naturalmente, tutto a carico del bilancio senatoriale. Poi c’è la vettura, fornita a richiesta dall’autorimessa di Palazzo Madama o messa a disposizione permanente se si dispone in proprio di un autista. Infine, per chi è ancora in carica come senatore, un rimborso di 2.600 euro (più Iva) per l’aquisto di un computer, un altro di pari importo per le spese telefoniche annue di una linea fissa Isdn o Adsl, un altro ancora di 5 mila euro per le spese di un cellulare. (http://espresso.repubblica.it/)
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