*************************
La crisi anche in pasticceria
Halloween batte «li pupa di zuccaru» e la frutta di
marturana. I pasticceri ricordano con nostalgia i bei tempi. E così la
globalizzazione miete sempre più” vittime” distruggendo di fatto una delle
feste più attese dei bambini: la festa dei morti.
Fino a qualche anno fa ricorda Vito Marino, appassionato di tradizioni popolari: «per non fare perdere la memoria dei parenti defunti, durante la notte fra l’uno e il due novembre c’era la tradizione di fare trovare ai bambini dei doni magari sotto il letto, facendo credere che a portarli erano stati “li murticeddi». I regali erano i più vari ed erano proporzionati alle tasche più o meno floride dei genitori. I più poveri potevano ricevere: «calia e favi caliati, pastigghia ( fave e ceci tostati, castagna secche) poi ancora “bomboloni” (caramelle artigianali)». Non mancavano la frutta di marturana dolce prelibato che ebbe originale alla fine del 1812 con la venuta a Palermo di Maria Carolina d’Austria, Regina delle Due Sicilie, che andando a fare visita alle monache del Monastero della Martorana ebbe modo di gustare questi dolci fatti di pasta di mandorla, zucchero e colorati così bene da farli sembrare frutti naturali.
Adesso dice un po’ sconsolato Francesco Vivona, titolare del’omonima pasticceria: «i tempi sono cambiati grazie anche ad Halloween che ha fatto la sua parte. Fino a un decennio fa si vendevano otto quintali di marturana durante le festività dei morti e pupi di zucchero a volontà adesso sono arrivato a venderne solo 50 chili. La colpa anche di chi si improvvisa in casa pasticciere, e intere famiglie senza competenze specifiche, in tema anche di igiene, - continua Francesco Vivona - s’improvvisano pasticceri e ce la propongono a prezzi molto bassi anche a noi». Sul mercato un chilo di mandorla siciliana costa 12 euro e la pasta di marturana viene poi venduta a 30 euro al kg, un prezzo non alla portata di tutte le tasche. E allora arrivano i “dolcetti e scherzetti” di Hallowen che fanno tanto business o magari anche le attività meritorie come quella dei ragazzi del Rotaract Valle del Belice, che hanno organizzato al Loggiato dei Saperi e Sapori un’apericena che ha avuto un gran successo e che ha portato alla raccolta di fondi, il cui ricavato è andato all’Associazione Siciliana per il trapianto del fegato
Fino a qualche anno fa ricorda Vito Marino, appassionato di tradizioni popolari: «per non fare perdere la memoria dei parenti defunti, durante la notte fra l’uno e il due novembre c’era la tradizione di fare trovare ai bambini dei doni magari sotto il letto, facendo credere che a portarli erano stati “li murticeddi». I regali erano i più vari ed erano proporzionati alle tasche più o meno floride dei genitori. I più poveri potevano ricevere: «calia e favi caliati, pastigghia ( fave e ceci tostati, castagna secche) poi ancora “bomboloni” (caramelle artigianali)». Non mancavano la frutta di marturana dolce prelibato che ebbe originale alla fine del 1812 con la venuta a Palermo di Maria Carolina d’Austria, Regina delle Due Sicilie, che andando a fare visita alle monache del Monastero della Martorana ebbe modo di gustare questi dolci fatti di pasta di mandorla, zucchero e colorati così bene da farli sembrare frutti naturali.
Adesso dice un po’ sconsolato Francesco Vivona, titolare del’omonima pasticceria: «i tempi sono cambiati grazie anche ad Halloween che ha fatto la sua parte. Fino a un decennio fa si vendevano otto quintali di marturana durante le festività dei morti e pupi di zucchero a volontà adesso sono arrivato a venderne solo 50 chili. La colpa anche di chi si improvvisa in casa pasticciere, e intere famiglie senza competenze specifiche, in tema anche di igiene, - continua Francesco Vivona - s’improvvisano pasticceri e ce la propongono a prezzi molto bassi anche a noi». Sul mercato un chilo di mandorla siciliana costa 12 euro e la pasta di marturana viene poi venduta a 30 euro al kg, un prezzo non alla portata di tutte le tasche. E allora arrivano i “dolcetti e scherzetti” di Hallowen che fanno tanto business o magari anche le attività meritorie come quella dei ragazzi del Rotaract Valle del Belice, che hanno organizzato al Loggiato dei Saperi e Sapori un’apericena che ha avuto un gran successo e che ha portato alla raccolta di fondi, il cui ricavato è andato all’Associazione Siciliana per il trapianto del fegato
Tratto dal Giornale di Sicilia - E' un articolo di Elio Indelicato
1 commento:
Saluti!
Grazie per aver prestato attenzione al mio avviso.
Data la sua importanza, questo avviso è sovvenzionato in modo che arrivi alla persona giusta.
Sono Ana María, di Tarragona, ammiraglio in pensione, in terapia intensiva per malattia.
A causa di questa malattia e di ciò che rivelano i miei esami medici, la mia sopravvivenza è limitata.
Poiché non ho famiglia, il mio padre ecclesiastico e guida spirituale mi raccomanda di donare la mia eredità per ottenere il favore divino per le attività in cui sono stato coinvolto durante la mia carriera.
A tal fine, desidero collocare il mio bichon Mila, che è stato la gioia della mia vita negli ultimi anni, presso una famiglia, e una somma di 317.000 euro che, oltre a fornire le cure necessarie per Mila, sarà utilizzata per aiutare i bambini poveri e i senzatetto.
Per aiutarmi a compiere questa missione, vorrei chiedere a chiunque sia interessato di contattarmi via e-mail per una conversazione franca e onesta.
Grazie mille.
anamariajulio38@gmail.com
Posta un commento