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RISPARMI DOVEROSIGiustissimi i tagli alla politica, ai partiti, ai parlamentari, ai ministri. Sarà solo un segnale, ma va dato senza incertezze perché è giusto che chi guadagna di più paghi di conseguenza e l’apparato politico costi complessivamente di meno. Per questo quando si vedono poi le parziali retromarce, la paura di qualche collega per qualche “taglio” (doveroso!) c’è il dubbio che molti non vivano la realtà quotidiana degli italiani. Per questo sostengo che sarebbe però utile ed equo anche un leggero aumento delle aliquote IRPEF per tutti i contribuenti al di sopra di una quota di reddito alta ovvero per persone che obbiettivamente potrebbero dare un contributo in più – magari anche solo a titolo temporaneo - a sostenere il paese.
Così come se si taglia – ripeto, secondo me giustamente – l’indennità parlamentare, allora va ritoccata anche per i Magistrati visto che i due stipendi sono equiparati.
Ma è la “macchina” istituzionale a dover essere riformata: ricordiamoci che i deputati (stipendi, rimborsi, pensioni) incidono solo per circa il 14% del bilancio di Montecitorio e il resto se ne va per stipendi dei dirigenti, dipendenti, rimborsi, manutenzioni: anche qui servono tagli, così come alle strutture regionali che in proporzione costano anche di più di quelle centrali. Lo stesso vale per i numeri: se vanno ridotti i parlamentari perché lo stesso non deve valere per i consiglieri regionali visto che molte regioni (non il Piemonte) in questi decenni hanno aumentato il loro numero in maniera consistente?
Quello che temo è che alla fine tutto il discorso si riduca in sostanza all’ennesimo condono edilizio più o meno mascherato ed a un taglio secco ai comuni. Anche qui ci sono tanti sprechi, ma credo che sia sciocco generalizzare per tutti gli 8110 comuni italiani che oltretutto sono gli enti più controllati e direttamente giudicati dai cittadini. Ci sono comuni dove si spreca e in molti altri dove si tira la cinghia, dove l’ICI la pagano quasi tutti ed altri dove l’evasione è ben maggiore: non si può più premiare i secondi con trasferimenti statali che pro-capite sono 3 o 4 volte più forti rispetto a chi cerca di essere efficiente. Come può Tremonti tollerare pubbliche dichiarazioni da cui traspare che mentre in Lombardia i tributi evasi sarebbero il 13% in Calabria raggiungerebbero l’85% ? Forse sono dati non esatti (francamente lo spero) ma allora dei chiarimenti si impongono o è evidente la “giustificazione morale” all’evasione.
Lo stesso annunciare che per salvare i propri conti le amministrazioni locali potranno trattenere una parte “dell’incassato in più” per la lotta all’evasione: ma se si incassa già il dovuto o quasi, dov’è la maggior partecipazione in entrata?
Serve poi comunque una maggiore precisione anche nella diffusione dei dati e i cittadini avrebbero bisogno anche di una informazione più corretta: si sostiene per esempio che in Italia ci sarebbero 650.000 auto blu, contro i 70.000 negli USA. Secondo me sono cifre assurde e della quale non si riesce mai ad avere un riscontro oggettivo. Non vorrei che fossero conteggiate come “auto blu” anche le ambulanze o i mezzi dei vigili del fuoco: perché nessuno – a cominciare dal governo - ne dà un elenco un poco più preciso, anche per difendere la propria credibilità?
Ps: l’altra sera alla Camera c’è stato un incontro serale tra Berlusconi, alcuni ministri ed i parlamentari sulle conseguenze della legge finanziaria. Me ne sono andato verso le 22 e all’uscita di Montecitorio c’era ancora una parata di auto che riempiva metà piazza. Visto che parlavamo di tagli e di sprechi, sottosegretari e ministri - almeno per una sera - non potevano andare a casa in taxi?
COOP E CONAD: NO A ISRAELE
I supermercati della CONAD e della COOP non vogliono più vendere diversi prodotti israeliani – per lo più frutta e verdura – se prodotti dai coloni ebrei nei territori occupati “ Tecnicamente quelle merci non sono israeliane, ma vengono dai territori occupati e quindi manca la tracciabilità sulle etichette, a tutela dei nostri consumatori” Così sostengono i supermercati che hanno accettato le richieste di boicottaggio da parte della Fiom-CGIL, del Forum Palestina, “Un ponte per”, Pax Christi ecc.ecc. e che poi - toccati dalla polemica - hanno riempito, come la COOP, pagine pubblicitarie sui giornali di ipocriti distinguo.
Quanta ipocrisia, appunto: forse che avete mai visto un prodotto cinese in cui, ad esempio, sia indicato che è stato prodotto, realizzato o coltivato in Tibet, territorio militarmente occupato dai cinesi? Oppure che viene dallo Xuinjiang dove vive repressa la maggioranza Jugura? Eppure gli scaffali sono pieni di prodotti “Made in China”, tra l’altro spesso di ben dubbia qualità...
Qualcuno della COOP si era mai posto il problema? Una volta di più, quindi, le discriminazioni sono a senso unico e se giustamente si sono criticate le dittature fasciste e naziste quando al tempo i negozi esponevano scritte vergognose del tipo “Qui si vendono solo prodotti ariani” anche se queste sono oggi situazioni oggettivamente e quantitativamente diverse, non è che si rischia di avviarsi sulla stressa strada? In merito ho presentato una interrogazione al Governo, sottoscrivendo anche un altro documento dell’associazione parlamentare “Amici di Israele”.
SANTORO E LA PRIVACY
Notizia tragica: Santoro resta in RAI? Secondo Michele lo farà, perché “E’ stata violata la riservatezza…trasmissioni del servizio pubblico mi hanno denigrato entrando nel merito della trattativa”. (ovvero pubblicizzando i 10 milioncini di euro che si sarebbe portato a casa tra liquidazione e nuovo contratto). E’ incredibile che ad invocare la riservatezza sia proprio l’anchormen che in questi anni ha più di tutti contribuito ad una deriva mediatica che della privacy altrui ha fatto strame: processi in diretta, cartacce e intercettazioni usate come armi improprie, avvisi di garanzia ribattezzati nei fatti “avvisi di reato”, fatti privati trascinati sul video, l’orizzonte del buco della serratura offerto a milioni di telespettatori. Povero Michelino: si è sentito denigrato per una trasmissione in cui si è parlato della sua buonuscita? Ma quante volte la denigrazione nei confronti di altri dipendenti del servizio pubblico (Vespa, Minzolini) ha fatto capolino nel suo Annozero, lautamente retribuito da quello stesso servizio pubblico? Ci ha spiegato tante volte che, quando coinvolgono persone pubbliche, i fatti privati non sono più tali. Se ne faccia una ragione, allora: anche lui è una “persona pubblica”, che lo voglia o no, e chi paga il canone ha diritto di sapere quanti di quei soldi gli finiranno in tasca, non discutiamo neppure se meritati o meno. Né Santoro ha diritto a protestare dopo avere occupato solo la scorsa settimana per venti minuti il servizio pubblico per raccontare i fatti suoi a milioni di silenziosi telespettatori, ovviamente senza contraddittorio.
VERBANIA: 5 TONNELLATE DI SOLIDARIETA’
Quasi 500 scatoloni e oltre 5 tonnellate di generosità. È questo il bilancio della seconda edizione delle “Giornate della solidarietà” che nel fine settimana tra il 14 e il 16 maggio ha visto la città mobilitarsi per la raccolta di generi alimentari non deperibili e materiale didattico a favore delle associazioni di volontariato. Nei supermercati, nelle parrocchie e nelle scuole elementari e medie la tre-giorni di raccolta ha prodotto risultati soddisfacenti, in linea con quanto era accaduto tra il 3 e il 5 ottobre. Doveroso sottolineare l’impegno delle associazioni, dei volontari, dell’ assessorato ai servizi sociali guidato da Roberta Mantovani. Per la precisione sono stati raccolti 5.312 kg di aiuti alimentari che per la metà sono rappresentate da legumi in scatola e da pasta. Ma sono rilevanti anche le quantità di pelati (890, 4 kg), di biscotti (37,2 kg), di pesce in scatola (300,2 kg), di latte (247,4 kg), di riso (246,6 kg). Il numero di colli raccolti e già distribuiti alle associazioni è di 494.
A questo conto devono essere aggiunti i quaderni, le penne e i colori raccolti nelle scuole, che corrispondono a numerosi scatoloni. Per tutti l’appuntamento con le “Giornate della solidarietà” è per il l 2011.
IL VALORE DEL DETTAGLIO
Domenica scorsa, in occasione dell’avvio di “Teatrocultura” a Verbania (ottimo il successo della puntata sul jazz) ho accompagnato Walter Veltroni ed altri ospiti sul lago facendo fare loro un giro in battello e quindi vedere con i loro occhi l’immagine della nostra zona da una angolatura diversa dal consueto.
Chi è abituato a vedere gli stessi scenari da una vita, non nota spesso quello che salta all’occhio all’ospite ed è utile ascoltarne i commenti.
Per esempio, mentre giustamente ci si preoccupa di tutelare questa o quell’area (un esempio è dato dal possibile intervento su Villa Poss, tra Intra e Griffa) quasi nessuno ha notato che recentemente la caserma dei Carabinieri del comando provinciale di Verbania ( la caserma più orrenda costruita nel posto più bello) è stata recentemente tinteggiata di un giallo-risotto che perfino abbaglia il navigante di passaggio. Giusta la necessità di un rifacimento esterno dell’immobile, ma non si poteva pensare ad una tinta più tenue?
Lo stesso vale per complessi immobiliari di antica e recente realizzazione: il grappolo di ville appena sopra Fondotoce (che sono però in comune di San Bernardino Verbano), il nuovo complesso delle ex collegio delle Suore Preziosine sulla Castagnola a Pallanza, il progressivo degrado della punta dell’Eden dove il vecchio albergo crolla un pezzo alla volta... Anche il cemento della benedetta A26 tra Baveno e Stresa - dopo ormai 15 anni di attività - non è stato minimamente coperto dalla vegetazione o anche solo da dei rampicanti e resta la sciabolata a mezza costa, mentre chi ha occasione di passare per Lucerna, sul lago dei Quattro Cantoni, può verificare un esempio di come un’autostrada possa letteralmente” sparire”, sommersa nel verde.
Lo stesso può dirsi - sia sulla sponda verbanese che lombarda - dei sostegni e pilastri a lago delle strade costiere che non possono essere notate chi le traffica in auto, ma dal lago sono autentiche brutture che condizionano la linea della costa.
Morale: l’ambiente ed il territorio vanno gestiti con intelligenza ma anche con lungimiranza, soprattutto per non copiare gli errori che - per esempio - sono stati compiuti, dal punto di vista costruttivo, negli indimenticabili quanto famigerati anni sessanta.
UN SALUTO E BUONA SETTIMANA A TUTTI ! MARCO ZACCHERA
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