In effetti, più di 2.500 anni fa, l’anno dei Celti terminava alla fine dell’ estate, precisamente il 31 ottobre del nostro calendario odierno. Nella notte tra il 31 ottobre ed il 1° novembre co-minciava la festa di Samain. In quest’ultimo giorno dell’anno i Celti pensavano che gli spiriti andassero a trovare i loro parenti e che il Dio dei morti tentasse di raggruppare le anime di chi era deceduto durante l’anno per rivelar loro le sorti che le attendevano. In questa notte speciale i Celti eseguivano una cerimonia rigorosa per assicurarsi che l’anno entrante fosse propizio. La festa di Samain era la più importante delle feste celte. La sera del 31 ottobre i Celti spegnevano il fuoco dentro alle loro case. Durante la notte, tutto il villaggio si raccoglieva in cerchio e i druidi spegnevano solenne-mente il fuoco sacro dell’Autel. Quindi prendevano dei rami secchi da una quercia sacra e li strofinavano fino a far scaturire un nuovo fuoco, che doveva onorare il Dio del Sole e scacciare gli spiriti maligni. Dopo questo cerimoniale i druidi offrivano la brace incandescente di questo nuovo fuoco a ogni capo famiglia perchè ne accendesse a sua volta uno nel proprio camino, che doveva durare fino all’autunno successivo. La funzione del fuoco sacro era quella di proteggere la casa dai pericoli e di mettere in fuga gli spiriti maligni.
Veniva poi servito un banchetto. Il cibo offerto in questa giornata di rinascita, carne di porco, vino, birra, sidro (bevanda degli Dei) doveva assicurare l’immortalità. La festa di Samain durava da una settimana a dieci giorni, e per essere sicuri di spaventare gli spiriti, i Celti si mascheravano e si mettevano dei costumi spaventosi.
Far accettare il Samain ai cattolici ha preso un certo tempo, vari secoli! E’ nell’VIII° secolo che il Papa Gregorio III° sposta la festa dei Santi da maggio a novembre. Nell’875 Papa Gregorio IV° stabilisce Ognissanti al 1° novembre e l’Abate Odilon di Cluny, nel 1048, sceglie il 2 novembre come Giorno dei Morti. Ai giorni nostri le due feste si confondono. In alcuni paesi si festeggia pure il 2 novembre.
Sembra che risalga sempre a quest’epoca la parola inglese: All Hallows’day per Ognissanti, All Hallow’Even (o Hallow’e’en) per la vigilia di Ognissanti. Ed è solo più tardi che diventa Halloween.
La cultura dei Celti tendeva a scomparire in Francia, ma i costumi popolari della festa di Samain continuavano a svilupparsi in Irlanda, Scozia, Galles e in alcune regioni dell’Inghilterra.
Fu con la grande emigrazione degli irlandesi (in seguito alle grandi carestie del 1846/1848) verso gli Stati Uniti, che gli americani adottarono le pratiche irlandesi di Halloween, addirittura includendo per l’occasione uno dei loro personaggi più popolari, Jack O’Lantern.
Chi è questo famoso Jack O’Lantern? A dirla tutta Jack era un ubriacone patentato e avaro. Una sera il Diavolo apparve al suo fianco per chiedergli l’anima. Ma Jack era astuto, e gli tese dei bei tranelli. Ad esempio una sera lo convinse a bere un bicchiere con lui prima di andarsene insieme. Per pagare il suo bicchiere il Diavolo dovette trasformarsi in una moneta che Jack afferrò immediatamente e mise nel suo portamonete chiuso con una croce. E per finire, liberò il Diavolo solo contro la promessa di essere lasciato tranquillo per un altro anno. L’anno dopo Jack gli fece un altro scherzetto, scommettendo con il Diavolo che questi non sarebbe stato capace di salire su un albero in un solo balzo. Il Diavolo saltò, si ritrovò sull’albero e Jack tracciò una croce sul tronco dell’albero, lasciando lì il Diavolo che a quel punto non poteva più muoversi. Quando arrivò la sua ora, Jack non poté andare in Paradiso, e ovviamente il Diavolo non lo voleva, perciò venne cacciato anche dall’Inferno e, disperato, negoziò con il diavolo per avere un po’ di carbone acceso per rischiarare il suo cammino nell’oscurità.
Jack mise il carbone in una rapa scavata (non c’erano zucche in Irlanda) e venne condannato a camminare con la sua lanterna per l’eternità. Ecco perchè è stato soprannominato Jack O’Lantern.
La storia stessa lo spiega!
Se una notte incontrate un uomo, solo nell’oscurità, che cerca il cammino alla luce di una rapa, è molto probabile che sia Jack. Non fidatevi, è un vero impostore! Se un’altra notte, un 31 ottobre, incontrate un uomo, solo nell’oscurità, che cerca il cammino alla luce di una rapa, è molto probabile che non sia Jack, ma che dobbiate schiarirvi gli occhi per guardare meglio: è la notte di Halloween! E il vostro vicino sta andando a mettere una zucca davanti alla sua porta. Se è Jack, scappate! Ma non credete a tutte le storie che vi raccontano la notte di Halloween.....
Avrete capito che è a partire dalla fine del secolo XIX che Halloween diventa una festa nazionale negli Stati Uniti, ed è in questo periodo che nasce l’usanza del Trick or Treat.
Negli Usa, Halloween non è sempre stata una festa tanto divertente... All’inizio del secolo XX° le persone si facevano degli scherzi non sempre simpatici. Questo anche quando i bambini si accontentavano di sfilare mascherati per le strade, reclamando ad alta voce dei regali o delle leccornie.
La tradizione del Trick or Treat bussando alle porte è apparsa solo verso il 1930. Anche la strega fa la sua apparizione nel folklore solo dopo il secolo XX. Oggi Halloween è una festa magica, misteriosa, di maschere, caramelle, ma ci ha messo del tempo per diventare quello che è.
Streghe no, Fate sì. Halloween in stile "politically correct".
In molte scuole Usa vietate armi di plastica e maschere horror.
Il giornale adduce qualche esempio. Alle elementari di Riverside drive presso Los Angeles una circolare afferma che l’obbiettivo di Halloween è divertire senza spaventare: «Maschere sono ammesse solo alla sfilata. Sono vietate armi di plastica, legno ecc. Non si possono deridere religioni, razze, etnie». Idem alla vicina Scuola Disney di Burbank: «Niente trucco al volto, niente scherzi sciocchi». La lista è lunga. A Plainfield nell’Illinois le scuole propongono ai bambini di vestirsi come zucche, carote, grappoli di uva: spiega Tom Hernandez, un insegnante, che «in questo modo i bambini imparano anche a seguire un’alimentazione sana». Il Museo dell’infanzia di Chicago proibisce tutto ciò che è offensivo e promuove i valori americani. Secondo il New York Times, è un eccesso di cautela. Ma una cautela figlia dell’esperienza. In America Halloween porta sempre qualche incidente: in casi estremi, un folle inserì lamette da barba in una mela, un altro spacciò per un giocattolo una rivoltella vera. Dalla strage delle Torri gemelle di Manhattan nel 2001, inoltre, l’incubo di nuovi attentati perseguita le forze dell’ordine. «Urge che tutti minimizzano i rischi» dichiara Hernandez «e trovino il giusto equilibrio tra un’antica tradizione e il tempo in cui viviamo». Jennifer Farrington del Museo dell’infanzia di Chicago è d’accordo: «C’è già troppa violenza al cinema e alla televisione, ai bambini occorre serenità».
Resta da vedere se l’horror verrà drasticamente ridotto: la tv CNN ne dubita, ha presentato una carrellata di killer che agiteranno anche questa Halloween. Una cosa è certa: che non ne andrà di mezzo anche la satira politica, uno dei temi preferiti dei ragazzi del liceo e dell’università. Le scuole superiori che hanno adottato regolamenti severi sono molto poche, si prevede che le maschere di Obama e Hillary Clinton saranno tanto popolari quante quelle dell’ex presidente Bush e dell’ex vicepresidente Cheney gli anni scorsi, e che faranno loro concorrenza quelle degli eroi dei fumetti, da Batman all’uomo ragno.
La comunità Papa Giovanni XXIII, scenderà così questa sera per le strade della provincia di Massa Carrara e di La Spezia per manifestare contro la festa di Halloween. Il corteo partirà alle ore 22 dalla Chiesa di San Caprasio ad Aulla e giungerà nella chiesa della Sacra Famiglia a Massa.
Per l'associazione, il sistema imposto di Halloween proverrebbe da una cultura esoterico-satanica in cui si porta la collettività a compiere rituali di stregoneria, spiritismo, satanismo che possono anche sfociare in alcune sette in sacrifici rituali, rapimenti e violenze. In effetti Halloween è per i satanisti il giorno più magico dell’anno ed in queste notti, denuncia l’associazione, si moltiplicano i rituali satanici come le messe nere, le iniziazioni magico-esoteriche e l’avvio allo spiritismo e stregoneria. Attenzione quindi agli educatori e responsabili della società affinché scoraggino i ragazzi a partecipare ad incontri sconosciuti, ambigui o addirittura ad alto rischio perchè segreti o riservati. Ovviamente il mondo cattolico non deve promuovere in nessun modo questa ricorrenza dell’inneggiamento del macabro e dell’orrore.
L’associazione Papa Giovanni, impegnata da molti anni sul fronte del recupero delle vittime delle sette occulte, fa notare che il mese di ottobre è un tempo particolarmente propizio per adescare le nuove leve del satanismo. In particolare il 31 ottobre si compiono riti satanici in molte chiese sconsacrate e in molti cimiteri. Si rubano le ostie consacrate e si dissacrano i luoghi della nostra tradizione cristiana. Halloween spinge le nuove generazioni ad una mentalità magico-esoterica che ha lo scopo di sovvertire i principi della religione, attaccando il sacro e i valori dello spirito attraverso una subdola iniziazione alle arti e alle immagini dell’occulto. Il più esposto, conclude l’associazione, è il mondo dei minorenni che è il più a rischio. E` alto il pericolo che un tale appuntamento generi sempre più connivenze con il crimine e con sette spietate e senza scrupoli.