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martedì 27 ottobre 2009

Lodo Mondadori, "congelata" la sentenza

La Corte d’appello di Milano ha sospeso in via provvisoria l’efficacia della sentenza che aveva condannato Fininvest a pagare una penale di circa 750 milioni alla Cir in relazione alla sentenza del lodo Mondadori. La Corte ha fissato al primo dicembre prossimo l’udienza in Camera di Consiglio per la decisione definitiva sulla istanza di sospensione. "Fininvest - si legge nel comunicato della holding - informa che il presidente della seconda sezione della Corte d'Appello di Milano, con provvedimento inaudita altera parte, ha oggi disposto, in via provvisoria, la immediata sospensione dell'efficacia esecutiva della sentenza emessa dal Tribunale di Milano il 3 ottobre 2009 nella causa Cir/Fininvest e ha fissato al primo dicembre l'udienza in Camera di Consiglio per la decisione definitiva sulla istanza di sospensione presentata da Fininvest". A quanto si apprende la decisione è stata presa per l'elevata "entità della condanna e l'onerosità dell’eventuale procedimento di ripetizione in caso di accoglimento parziale dell’appello".
L'appello Fininvest aveva presentato appello, con richiesta di sospensiva, nei confronti della sentenza emessa dal Tribunale di Milano il 3 ottobre scorso, che ha condannato la società a un maxi risarcimento nei confronti della Cir. Di fatto l’apertura di un nuovo capitolo della vicenda del Lodo Mondadori, l’ennesima battaglia della cosiddetta Guerra di Segrate per il controllo della casa editrice. Fininvest aveva contemporaneamente presentato istanza di sospensione dell'esecutività della sentenza, che ha quantificato nella cifra record di 750 milioni di euro il danno patrimoniale per la Cir da "perdita di chance" di un giudizio imparziale.
Il braccio di ferro Risale alla metà degli anni Ottanta, quando Silvio Berlusconi comincia ad acquisire quote crescenti della Mondadori. Con l’acquisto, nel 1988, delle azioni di Leonardo Mondadori, la proprietà resta in mano della Fininvest, degli eredi di Arnoldo Mondadori e della Cir di Carlo De Benedetti. Quest’ultimo stringe un accordo con gli eredi per acquistare le loro azioni entro il 30 gennaio 1991. Ma nel novembre 1989 la famiglia cambia idea e si schiera con Berlusconi, che diventerà presidente dell’azienda nel 1990. Nel 2007, con sentenza definitiva, la Corte d’Appello di Milano stabilisce che la sentenza emessa nel 1991 dal giudice Vittorio Metta del tribunale di Roma, che ribaltò un lodo arbitrale 1990 assegnando Mondadori alla holding di Berlusconi, era stata viziata da corruzione. Ultimo capitolo qualche settimana fa, con le motivazioni della sentenza con cui il tribunale ha riconosciuto alla Cir il diritto al maxirisarcimento.

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