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Rientra in Consiglio Comunale (ed è il suo terzo mandato) Simone Maccioni, già consigliere Pds due legislature fa, quindi eletto la penultima volta nelle lista civica “Per Monsummano” (nata dopo una spaccatura interna ai Ds) e, alla scorsa tornata elettorale, candidato nella lista formata da Idv e gruppo civico, che sosteneva la candidatura dell’attuale sindaco Rinaldo Vanni. A far rientrare Maccioni in consiglio è stata una sentenza del Tar della Toscana, il cui dispositivo è stato depositato due giorni fa. Simone Maccioni, era risultato il terzo dei non eletti, con appena una preferenza in meno rispetto ad Angelo Emiliani Ferrigno. Un voto che, poi, avrebbe fatto una grossa differenza: con il passaggio del più votato (Simone Malucchi) al consiglio provinciale, e con la nomina ad assessore di Gianluca Volpe, i primi due non eletti sarebbero entrati in consiglio comunale. Così, in consiglio, sono entrati il primo dei non eletti (l’ex vicesindaco Giampaolo Balcarini) e il secondo che, in base allo spoglio, era Angelo Emiliano Ferrigno. Questi aveva conquistato 37 preferenze, contro le 36 di Maccioni. Però qualcosa non tornava: c’era l’ipotesi di uno sbaglio nella lettura delle schede, con l’attribuzione a Simone Malucchi di voti dati invece a Simone Maccioni (data la somiglianza dei nomi). Infatti all’appello mancava anche il voto che lo stesso Maccioni si era dato nel suo seggio. Da qui la decisione di rivolgersi al Tar, che dopo le verifiche ha portato a 39 le preferenze di Maccioni, aprendogli le porte del consiglio. «Sono soddisfatto di questo esito - è il commento a caldo di Maccioni - e voglio ringraziare Lucia Giuntoli, il difensore civico, Simona De Caro e Riccardo Fagioli che mi hanno sostenuto. Darò il mio contributo al sindaco Vanni». (Il Tirreno)
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