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La Questura di Reggio Calabria ha ricostruito, in una lunga nota, i fatti accaduti negli ultimi giorni a Rosarno."Nella giornata di Giovedì 7 Gennaio, intorno alle ore 15.00 - dice la nota - personale del Commissariato di PS di Gioia Tauro, su disposizione della Sala Operativa, raggiungeva il Pronto Soccorso dell'Ospedale di Gioia Tauro, in quanto era stato trasportato un cittadino extracomunitario ferito da un piombino, sparato presumibilmente da un'arma ad aria compressa. Il personale operante accertava trattarsi di tale Ayiva Saibou, nativo del Togo, di 26 anni, in possesso di regolare permesso di soggiorno. Nell'immediatezza, lo stesso riferiva di essere stato colpito verso le ore 14.30 da una persona, a bordo di un'autovettura, in via Nazionale 18 di Gioia Tauro. Dopo le prime cure il predetto veniva refertato per ferita da arma da fuoco sovra pubica, con prognosi di 10 giorni s.c.".
"Nel giro di alcune ore, essendosi diffusa la notizia del ferimento, un gruppo di circa trecento cittadini extracomunitari presenti nell'area dei Comuni di Rosarno e San Ferdinando, che lavorano saltuariamente come braccianti agricoli nelle campagne della Piana di Gioia Tauro e Rosarno per la raccolta di agrumi, si sono riversati lungo la via Nazionale 18 inscenando una rabbiosa manifestazione di protesta, creando intralcio alla libera circolazione stradale, danneggiando cassonetti per la raccolta di rifiuti solidi urbani, colpendo con bastoni e pietre numerose autovetture in transito. Contemporaneamente, altro gruppo di immigrati, circa un centinaio, nel centro abitato di Rosarno danneggiava cassonetti ed autovetture in sosta".
"La violenta protesta, a stretto giro, si trasformava in una vera e propria rivolta a mano a mano che altri cittadini extracomunitari raggiungevano il centro del paese, raggiungendo complessivamente il numero di oltre quattrocento unità. Tale situazione di estrema gravità, esplosa nel giro di minuti, veniva tempestivamente fronteggiata da Funzionari della Polizia di Stato coadiuvati da personale delle Forze di Polizia territoriali della Polizia di Stato, dell'Arma Casrabinieri e della Guardia di Finanza del Reparto Mobile di Reggio Calabria, del Reparto Prevenzione Crimine "Calabria" e di personale della DIGOS, che, anche mediante il ricorso ad alcune cariche di alleggerimento e l'uso di lacrimogeni, riuscivano con estremo sforzo, aggravato anche dallo stato dei luoghi scarsamente illuminati, a contenere l'animosità e l'aggressività dei cittadini extracomunitari".
"A questo punto, è stato fatto un primo tentativo di dialogo, attraverso un incontro tra una delegazione di immigrati ed il Presidente della Commissione Straordinaria del Comune di Rosarno, nel corso del quale gli extracomunitari hanno esposto le ragioni della loro protesta. Tale tentativo non ha prodotto però effetti positivi, atteso che i manifestanti, nonostante le rassicurazioni ricevute, hanno ripreso a creare disordini. Anche in questa seconda fase della protesta si è ripetuto il clima di guerriglia urbana dei primi momenti della rivolta: i cittadini extracomunitari si sono riversati sulla strada SS 18, nei pressi dell'ex fabbrica Sila e dell'ex fabbrica Rognetta, entrambe utilizzate come dormitori, creando disordini e compiendo atti di vandalismo. Il personale delle Forze di Polizia presente è riuscito, anche in questa seconda occasione, a ristabilire l'ordine, facendo ricorso anche all'uso di lacrimogeni".
"Nel giro di alcune ore, essendosi diffusa la notizia del ferimento, un gruppo di circa trecento cittadini extracomunitari presenti nell'area dei Comuni di Rosarno e San Ferdinando, che lavorano saltuariamente come braccianti agricoli nelle campagne della Piana di Gioia Tauro e Rosarno per la raccolta di agrumi, si sono riversati lungo la via Nazionale 18 inscenando una rabbiosa manifestazione di protesta, creando intralcio alla libera circolazione stradale, danneggiando cassonetti per la raccolta di rifiuti solidi urbani, colpendo con bastoni e pietre numerose autovetture in transito. Contemporaneamente, altro gruppo di immigrati, circa un centinaio, nel centro abitato di Rosarno danneggiava cassonetti ed autovetture in sosta".
"La violenta protesta, a stretto giro, si trasformava in una vera e propria rivolta a mano a mano che altri cittadini extracomunitari raggiungevano il centro del paese, raggiungendo complessivamente il numero di oltre quattrocento unità. Tale situazione di estrema gravità, esplosa nel giro di minuti, veniva tempestivamente fronteggiata da Funzionari della Polizia di Stato coadiuvati da personale delle Forze di Polizia territoriali della Polizia di Stato, dell'Arma Casrabinieri e della Guardia di Finanza del Reparto Mobile di Reggio Calabria, del Reparto Prevenzione Crimine "Calabria" e di personale della DIGOS, che, anche mediante il ricorso ad alcune cariche di alleggerimento e l'uso di lacrimogeni, riuscivano con estremo sforzo, aggravato anche dallo stato dei luoghi scarsamente illuminati, a contenere l'animosità e l'aggressività dei cittadini extracomunitari".
"A questo punto, è stato fatto un primo tentativo di dialogo, attraverso un incontro tra una delegazione di immigrati ed il Presidente della Commissione Straordinaria del Comune di Rosarno, nel corso del quale gli extracomunitari hanno esposto le ragioni della loro protesta. Tale tentativo non ha prodotto però effetti positivi, atteso che i manifestanti, nonostante le rassicurazioni ricevute, hanno ripreso a creare disordini. Anche in questa seconda fase della protesta si è ripetuto il clima di guerriglia urbana dei primi momenti della rivolta: i cittadini extracomunitari si sono riversati sulla strada SS 18, nei pressi dell'ex fabbrica Sila e dell'ex fabbrica Rognetta, entrambe utilizzate come dormitori, creando disordini e compiendo atti di vandalismo. Il personale delle Forze di Polizia presente è riuscito, anche in questa seconda occasione, a ristabilire l'ordine, facendo ricorso anche all'uso di lacrimogeni".
"Nel corso della giornata il Commissariato di PS di Gioia Tauro ha proceduto all'arresto di tre cittadini extracomunitari, due dei quali feriti e medicati presso l'Ospedale di Polistena, per i reati di violenza e resistenza a P.U., devastazione e danneggiamento. I militari dell'Arma Carabinieri hanno proceduto all'arresto di altri quattro cittadini extracomunitari, per i reati di violenza e resistenza a pubblico ufficiale, devastazione e danneggiamento. Durante i disordini, due cittadini extracomunitari, rimasti feriti, sono stati soccorsi e medicati presso l'Ospedale di Polistena".
"Solo nella notte di venerdì 8 gennaio, intorno alle ore 02.00, i cittadini extracomunitari hanno fatto rientro nelle predette strutture adibite a dormitorio. In Rosarno e in prossimità delle due ex fabbriche utilizzate come dormitori sono stati mantenuti servizi di ordine e vigilanza, con turnazione di 24 ore, con l'impiego di personale delle Forze di Polizia territoriali e di rinforzo al comando di Funzionari della Polizia di Stato. Nel corso dell'attività di ordine e vigilanza si è proceduto, altresì, a sedare gli animi di un gruppo di 100 cittadini rosarnesi che avevano manifestato l'intenzione di intraprendere iniziative di ritorsione nei confronti degli immigrati responsabili dei danneggiamenti compiuti nella serata precedente".
Il clima di tensione era sempre più teso e l'impegno di tutte le Forze di Polizia ha consentito di contenere la profonda esasperazione della popolazione rosarnese. Nella mattinata di venerdì 8 gennaio - prosegue la nota della Questura di Reggio Calabria - circa 700 immigrati si sono radunati nella piazza antistante la sede del Comune di Rosarno per manifestare, questa volta pacificamente, per gli episodi di violenza di cui, ciclicamente, gli stessi sono vittime, ultimo dei quali il ferimento compiuto nella precedente serata. In tale circostanza, è stato ripetuto l'incontro tra una delegazione di immigrati, preoccupati per la loro sicurezza, con il presidente della Commissione straordinaria di quel Comune. Avute assicurazioni circa la loro sicurezza, tutti gli immigrati, debitamente seguiti da personale di Polizia, si sono avviati lentamente verso le due ex fabbriche utilizzate come dormitori".
"Nel frattempo - prosegue la nota della Questura di Reggio Calabria - un comitato spontaneo di circa 50 cittadini di Rosarno si è recato presso la sede del Comune per manifestare pacificamente e rappresentare la loro preoccupazione per tale situazione".
"Nel pomeriggio di venerdì 8 gennaio, alle ore 14.30, è stato convocato presso la sede del Comune di Rosarno il Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduto dal Prefetto di Reggio Calabria, nel corso del quale sono state assunte determinazioni circa il massimo impiego delle Forze di Polizia nella gestione dell'emergenza, con l'aggregazione di numeroso contingente proveniente anche da altre città. Intanto, sono continuati singoli episodi di violenza ed intolleranza soprattutto nei confronti di quei cittadini extracomunitari che vivevano isolati, nelle campagne circostanti il paese di Rosarno. In particolare, nella mattinata, un cittadino rosarnese C.V., di 50 anni, si è reso responsabile dello sparo di un colpo di fucile in aria, a scopo intimidatorio, dal balcone del proprio appartamento, al fine di fare desistere alcuni immigrati che, transitando in quella via, avevano tentato di compiere alcuni danneggiamenti. Nella circostanza, militari dell'Arma Carabinieri presenti nelle vicinanze, in servizio di O.P., prontamente intervenuti, hanno proceduto poi al deferimento all'A.G. del predetto C.V..".
"Solo nella notte di venerdì 8 gennaio, intorno alle ore 02.00, i cittadini extracomunitari hanno fatto rientro nelle predette strutture adibite a dormitorio. In Rosarno e in prossimità delle due ex fabbriche utilizzate come dormitori sono stati mantenuti servizi di ordine e vigilanza, con turnazione di 24 ore, con l'impiego di personale delle Forze di Polizia territoriali e di rinforzo al comando di Funzionari della Polizia di Stato. Nel corso dell'attività di ordine e vigilanza si è proceduto, altresì, a sedare gli animi di un gruppo di 100 cittadini rosarnesi che avevano manifestato l'intenzione di intraprendere iniziative di ritorsione nei confronti degli immigrati responsabili dei danneggiamenti compiuti nella serata precedente".
Il clima di tensione era sempre più teso e l'impegno di tutte le Forze di Polizia ha consentito di contenere la profonda esasperazione della popolazione rosarnese. Nella mattinata di venerdì 8 gennaio - prosegue la nota della Questura di Reggio Calabria - circa 700 immigrati si sono radunati nella piazza antistante la sede del Comune di Rosarno per manifestare, questa volta pacificamente, per gli episodi di violenza di cui, ciclicamente, gli stessi sono vittime, ultimo dei quali il ferimento compiuto nella precedente serata. In tale circostanza, è stato ripetuto l'incontro tra una delegazione di immigrati, preoccupati per la loro sicurezza, con il presidente della Commissione straordinaria di quel Comune. Avute assicurazioni circa la loro sicurezza, tutti gli immigrati, debitamente seguiti da personale di Polizia, si sono avviati lentamente verso le due ex fabbriche utilizzate come dormitori".
"Nel frattempo - prosegue la nota della Questura di Reggio Calabria - un comitato spontaneo di circa 50 cittadini di Rosarno si è recato presso la sede del Comune per manifestare pacificamente e rappresentare la loro preoccupazione per tale situazione".
"Nel pomeriggio di venerdì 8 gennaio, alle ore 14.30, è stato convocato presso la sede del Comune di Rosarno il Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduto dal Prefetto di Reggio Calabria, nel corso del quale sono state assunte determinazioni circa il massimo impiego delle Forze di Polizia nella gestione dell'emergenza, con l'aggregazione di numeroso contingente proveniente anche da altre città. Intanto, sono continuati singoli episodi di violenza ed intolleranza soprattutto nei confronti di quei cittadini extracomunitari che vivevano isolati, nelle campagne circostanti il paese di Rosarno. In particolare, nella mattinata, un cittadino rosarnese C.V., di 50 anni, si è reso responsabile dello sparo di un colpo di fucile in aria, a scopo intimidatorio, dal balcone del proprio appartamento, al fine di fare desistere alcuni immigrati che, transitando in quella via, avevano tentato di compiere alcuni danneggiamenti. Nella circostanza, militari dell'Arma Carabinieri presenti nelle vicinanze, in servizio di O.P., prontamente intervenuti, hanno proceduto poi al deferimento all'A.G. del predetto C.V..".
"In serata, militari dell'Arma Carabinieri, nell'ambito dei servizi di ordine e vigilanza predisposti nell'area di Rosarno, hanno intercettato due individui rosarnesi che, con una ruspa, stavano trascinando alcuni cassonetti della raccolta di rifiuti solidi urbani per scagliarli contro un gruppo di cittadini extracomunitari. Nella circostanza, i militari, prontamente intervenuti, hanno proceduto all'arresto di tale B.G., di 37 anni, per il reato di tentato omicidio. Successivamente, militari dell'Arma Carabinieri hanno tratto in arresto tale C.G. di 30 anni, pluripregiudicato, il quale poco prima aveva investito con la propria autovettura un cittadino extracomunitario. Intorno alle ore 18.30 ignoti hanno ferito alle gambe a colpi di arma da fuoco nei pressi di Rosarno, al bivio per Laureana di Borrello, due cittadini extracomunitari, Oumar Sidibi nativo della Guinea di anni 23 e Musa Trauri nativo della Guinea di anni 21, che sono stati ricoverati all'Ospedale di Gioia Tauro e sono stati giudicati guaribili in gg. 30 s.c.".
"Nel frattempo, nel corso della serata per cinque dei sette extracomunitari arrestati nella serata precedente dalla Polizia di Stato e dell'Arma Carabinieri è stato convalidato l'arresto dall'A.G. del Tribunale di Palmi. Nell'ambito dei gravosi servizi di ordine e sicurezza pubblica svolti dalle Forze di Polizia, ha assunto carattere fondamentale l'opera di persuasione svolta con continuo dialogo da esperti Funzionari di Polizia sin dall'inizio dell'emergenza. Solo grazie all'opera di mediazione di questi, infatti, nella tarda serata di venerdì 8 gennaio, i primi duecento immigrati richiedevano di lasciare Rosarno ed essere trasferiti presso un Centro di Accoglienza. Si provvedeva, quindi, ad organizzare il loro trasferimento al Centro di Prima Accoglienza di Crotone mediante pullman, opportunamente scortati".
"Anche nella giornata successiva del 9 gennaio, aderendo alla richiesta volontaria degli extracomunitari - dice ancora la nota della Questura - è continuata l'attività di trasferimento di altri gruppi consistenti di cittadini immigrati ai Centri di Accoglienza di Crotone e Bari. Nel frattempo, anche nella giornata del 9 gennaio, si registravano ulteriori episodi di vandalismo e violenza: nella mattinata è stata data alle fiamme un'abitazione colonica ubicata in Rosarno, nella seconda zona industriale, occupata da dieci cittadini extracomunitari, rimasti illesi. Funzionari della Polizia di Stato sono riusciti, sempre attraverso opera di convincimento, a convincere un gruppo di cittadini rosarnesi a rimuovere una barricata realizzata nei giorni precedenti nella vicinanze dei due dormitori degli immigrati".
"Nel pomeriggio dello stesso sabato 9, intorno alle ore 16.00, una persona ignota armata di pistola ha minacciato quindici extracomunitari che occupavano un casolare in Contrada Fabiana di Rosarno. All'arrivo di personale di Polizia i cittadini extracomunitari hanno manifestato la volontà di lasciare Rosarno, unitamente ad altro gruppo di trenta immigrati che occupavano un casolare vicino, utilizzando un treno ordinario".
"Complessivamente, sono stati trasferiti i seguenti cittadini extracomunitari:428 al Centro di Prima Accoglienza di Crotone; 400 al Centro di Prima Accoglienza di Bari; 300 hanno lasciato Rosarno utilizzando treni ordinari diretti al Nord. Con tali trasferimenti, si è praticamente realizzato lo svuotamento delle due ex fabbriche utilizzate dagli immigrati come dormitori (in località Spartivento presso l'ex fabbrica Sila e presso l'ex fabbrica Rognetta). I cittadini extracomunitari medicati e refertati presso gli Ospedali della zona sono stati 21, di cui 8 ancora ricoverati presso gli OO.RR. di Reggio Calabria, Gioia Tauro e Polistena. Tutti non in pericolo di vita. I cittadini rosarnesi medicati e repertati presso gli Ospedali della zona sono stati 14. Il personale della Polizia di Stato medicato e refertato presso gli Ospedali della zona è stato di 10 unità Il personale dell'Arma Carabinieri medicato e refertato presso gli Ospedali della zona è stato di 8 unità. Nel corso degli incidenti sono state danneggiate due autovetture della Polizia di Stato. Nel corso degli incidenti dei giorni scorsi sono state tratte in arresto 10 persone, di cui 7 cittadini extracomunitari e 3 rosarnesi. Altre persone sono state deferite all'A.G. per vari titoli di reati. I servizi di presidio e vigilanza in Rosarno - conclude la nota - sono ancora in atto e resta rafforzato il servizio di controllo del territorio in tutta la zona".
"Nel frattempo, nel corso della serata per cinque dei sette extracomunitari arrestati nella serata precedente dalla Polizia di Stato e dell'Arma Carabinieri è stato convalidato l'arresto dall'A.G. del Tribunale di Palmi. Nell'ambito dei gravosi servizi di ordine e sicurezza pubblica svolti dalle Forze di Polizia, ha assunto carattere fondamentale l'opera di persuasione svolta con continuo dialogo da esperti Funzionari di Polizia sin dall'inizio dell'emergenza. Solo grazie all'opera di mediazione di questi, infatti, nella tarda serata di venerdì 8 gennaio, i primi duecento immigrati richiedevano di lasciare Rosarno ed essere trasferiti presso un Centro di Accoglienza. Si provvedeva, quindi, ad organizzare il loro trasferimento al Centro di Prima Accoglienza di Crotone mediante pullman, opportunamente scortati".
"Anche nella giornata successiva del 9 gennaio, aderendo alla richiesta volontaria degli extracomunitari - dice ancora la nota della Questura - è continuata l'attività di trasferimento di altri gruppi consistenti di cittadini immigrati ai Centri di Accoglienza di Crotone e Bari. Nel frattempo, anche nella giornata del 9 gennaio, si registravano ulteriori episodi di vandalismo e violenza: nella mattinata è stata data alle fiamme un'abitazione colonica ubicata in Rosarno, nella seconda zona industriale, occupata da dieci cittadini extracomunitari, rimasti illesi. Funzionari della Polizia di Stato sono riusciti, sempre attraverso opera di convincimento, a convincere un gruppo di cittadini rosarnesi a rimuovere una barricata realizzata nei giorni precedenti nella vicinanze dei due dormitori degli immigrati".
"Nel pomeriggio dello stesso sabato 9, intorno alle ore 16.00, una persona ignota armata di pistola ha minacciato quindici extracomunitari che occupavano un casolare in Contrada Fabiana di Rosarno. All'arrivo di personale di Polizia i cittadini extracomunitari hanno manifestato la volontà di lasciare Rosarno, unitamente ad altro gruppo di trenta immigrati che occupavano un casolare vicino, utilizzando un treno ordinario".
"Complessivamente, sono stati trasferiti i seguenti cittadini extracomunitari:428 al Centro di Prima Accoglienza di Crotone; 400 al Centro di Prima Accoglienza di Bari; 300 hanno lasciato Rosarno utilizzando treni ordinari diretti al Nord. Con tali trasferimenti, si è praticamente realizzato lo svuotamento delle due ex fabbriche utilizzate dagli immigrati come dormitori (in località Spartivento presso l'ex fabbrica Sila e presso l'ex fabbrica Rognetta). I cittadini extracomunitari medicati e refertati presso gli Ospedali della zona sono stati 21, di cui 8 ancora ricoverati presso gli OO.RR. di Reggio Calabria, Gioia Tauro e Polistena. Tutti non in pericolo di vita. I cittadini rosarnesi medicati e repertati presso gli Ospedali della zona sono stati 14. Il personale della Polizia di Stato medicato e refertato presso gli Ospedali della zona è stato di 10 unità Il personale dell'Arma Carabinieri medicato e refertato presso gli Ospedali della zona è stato di 8 unità. Nel corso degli incidenti sono state danneggiate due autovetture della Polizia di Stato. Nel corso degli incidenti dei giorni scorsi sono state tratte in arresto 10 persone, di cui 7 cittadini extracomunitari e 3 rosarnesi. Altre persone sono state deferite all'A.G. per vari titoli di reati. I servizi di presidio e vigilanza in Rosarno - conclude la nota - sono ancora in atto e resta rafforzato il servizio di controllo del territorio in tutta la zona".
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