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IL DEBITO PUBBLICO ITALIANO

mercoledì 4 novembre 2009

La Festa Nazionale del 4 Novembre

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Il 4 Novembre si celebra la Giornata delle Forze Armate e dell'Unità Nazionale. Ricorre anche l'Anniversario (quest'anno il 91°) della fine della prima Guerra Mondiale (La grande guerra), che vide l'Italia tra le potenze uscite vittoriose da quel cruento conflitto.
Da quel lontano 4 Novembre 1918, nel turbolento evolversi del cosiddetto “secolo breve”, le Forze Armate Italiane hanno raccolto la sfida dell’innovazione, adattandosi con capacità, motivazione e tecnologia ai nuovi scenari internazionali che andavano delineandosi, per il mantenimento della pace, della stabilità e della sicurezza nel mondo.
Quest’anno il Ministero della Difesa ha organizzato, dal 4 all' 8 Novembre, in tutte le regioni e i capoluoghi d’Italia, una serie di eventi e di incontri con i cittadini, per dare rilievo ad una ricorrenza tanto significativa per la nostra Storia, ed anche anche per illustrare la più moderna concezione della professione militare. Una professionalità che vede oggi impegnati, nei più diversi teatri operativi, tra i quali l'Afghanistan, il Libano ed il Kosovo, oltre 8.000 militari italiani, sotto l’egida delle organizzazioni internazionali di riferimento (ONU, NATO e Unione Europea).

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Dal Palazzo del Quirinale:

"Il prestigio delle Forze Armate nelle missioni punto di riferimento nella riflessione sul 150° anniversario dell'Unità di Italia"
"L'Europa, e con essa l'Italia, non possono sottrarsi alle loro responsabilità nel concorrere al consolidamento della pace, all'affermazione dei diritti umani, a uno sviluppo sostenibile sul piano economico sociale e ambientale". Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, nel corso della cerimonia di consegna delle decorazioni dell'Ordine Militare d'Italia al Palazzo del Quirinale in occasione delle Giornata dell'Unità nazionale e delle Forze Armate, in continuità con la visita compiuta ieri a Shama in Libano al contingente italiano impegnato nella missione della Forza di interposizione delle Nazioni Unite (UNIFIL).
Come lì e lo scorso anno a Vittorio Veneto, il Capo dello Stato ha ripreso il filo del discorso "su quel che rappresentò, pur nella sua drammatica crudezza, il conflitto 1915-18 come prima grande esperienza collettiva del popolo italiano: ne uscì completato e approfondito, a cinquant'anni di distanza, il processo di unificazione nazionale; si radicò nei ceti popolari un senso della patria e del dovere, che si espresse nel modo più sofferto nelle dure vicende della seconda guerra mondiale in cui l'Italia fu trascinata per scelta sciagurata del fascismo - quel senso della patria e del dovere che dopo l'8 settembre del 1943 si tradusse in un moto di liberazione decisivo per restituire libertà e indipendenza alla Nazione".
"Si è finalmente unita ora - ha sottolineato il Presidente Napolitano - nella pace e nella democrazia proprio l'Europa, che era stata culla e teatro di quei conflitti. Cadute col crollo dei regimi comunisti le barriere tra Est e Ovest, si sono infine aperte nuove straordinarie possibilità di cooperazione su scala globale, nel riconoscimento che il mondo si è fatto davvero uno, più che mai interdipendente e interconnesso".
Sottolineando "l'impegno italiano in missioni internazionali di stabilizzazione, pacificazione, ricostruzione, come quelle che operano in Afganistan, in Libano, nei Balcani: impegno militare e civile, in una sempre più consapevole e stretta connessione tra i suoi diversi aspetti e modi di essere" il Presidente Napolitano ha rilevato che "l'ampio consenso di opinione e parlamentare che circonda la nostra partecipazione a queste missioni è una manifestazione significativa dei nuovi terreni su cui oggi si misura l'unità nazionale, come consapevolezza comune del ruolo che spetta all'Italia e all'Europa nel mondo globale, dinanzi alle sfide che esso è chiamato ad affrontare. E il nuovo profilo, e con esso il nuovo prestigio, che le Forze Armate hanno acquisito, costituiscono un fenomeno di tale rilievo, da dover diventare uno dei punti di riferimento nella riflessione che sta per avviarsi sul nostro Stato nazionale a 150 anni dalla sua fondazione".

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Roma, 4 nov. (Adnkronos) - Le missioni internazionali militari di pace all'estero, cui dà un notevole contributo anche l'Italia, "sono testimonianza di un impegno, di un sacrificio, di una dedizione sempre per una crescita di tutta la comunità internazionale". E' quanto sottolinea il Ministro della Difesa Ignazio La Russa, inaugurando al Vittoriano la mostra su "Le forze armate italiane nelle missioni internazionali: storia e attualita'', nell'ambito della celebrazione del 4 Novembre, Giornata dell'Unità Nazionale e Festa delle Forze Armate.
"Sarebbe bello - auspica La Russa - se moltissimi giovani e studenti venissero a visitare questa mostra, che, oltre ad essere permanente per quanto riguarda tutte le bandiere di tutte le formazioni militari italiane, in questo caso racchiude i cimeli e i ricordi di tutte le missioni internazionali, che cominciano con la Crimea, la prima missione del giovanissimo Regno d'Italia, e vanno fino ad oggi".

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Il Presidente del Consiglio dei Ministri, Silvio Berlusconi, ha partecipato alla Cerimonia di deposizione di una Corona d’alloro da parte del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, all’Altare della Patria.
Con la deposizione di una corona d'alloro all'Altare della Patria e l'alzabandiera si sono aperte ufficialmente le celebrazioni per la giornata delle Forze armate e dell'Unità nazionale.
Anche quest'anno, come nel 2008, le iniziative si concludono domenica 8 novembre a Roma con il passaggio delle Frecce Tricolori, l'esibizione della fanfara dei bersaglieri, delle bande militari e del coro dell'Associazione Nazionale Alpini. In programma anche un concerto dell'Orchestra Italiana.

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