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domenica 29 novembre 2009

Venezuela, rilasciati due italiani rapiti

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Liberato Antonio Banfi che stato sequestrato a Maracaibo nel mese di ottobre. Nelle stesse ore è stato liberato anche un altro italiano: si tratta di un commerciante sparito due giorni fa.
È stato rilasciato in Venezuela Antonio Banfi, che era stato rapito lo scorso 11 ottobre: lo hanno riferito all’ANSA fonti consolari italiane di Maracaibo. La notizie è stata confermata dalla Farnesina. Antonio Banfi, 64 anni, è originario di Bucciano, nella provincia di Benevento. Era stato sequestrato lo scorso ottobre da due sconosciuti armati che lo hanno prelevato e portato via in auto, mentre usciva dal 'fast food' che gestisce nel quartiere di Santa Rita della città venezuelana di Maracaibo.
È stato liberato, inoltre, anche un altro cittadino di origine italiana, Mauricio di Toro, da due giorni nelle mani di una banda criminale. La banda, in cui operavano dei poliziotti corrotti, è stata smantellata. Di Toro, figlio di un commerciante italiano, 33 anni, si stava dirigendo verso l'Università Metropolitana di Caracas quando, dopo essere stato fermato ad un posto di blocco dalla polizia Metropolitana (Pm), è stato aggredito e prelevato dalla sua auto da un altro gruppo di delinquenti complici dei poliziotti. Immediatamente dopo il sequestro, avvenuto nel tardo pomeriggio nel settore "Las filas de Mariche" nell'est della capitale, i rapinatori avevano telefonato alla famiglia Di Toro richiedendo una ingente somma di denaro per il riscatto.
«Grazie alla denuncia effettuata dai familiari della vittima, i funzionari della Direzione nazionale contro Estorsioni e sequestri del Corpo di indagini scientifiche penali e criminalistiche (Cicpc) - ha detto il direttore del Corpo, Wilmer Flores Trosel, in una conferenza stampa - sono entrati nella residenza dove si trovava sequestrato Di Toro e hanno liberato l'ostaggio». A seguito del blitz, sono state detenute cinque persone. «Oltre a queste persone arrestate - ha concluso Flores - sono stati identificati i quattro membri della polizia che integravano la "Banda Los filas de Mariches" che operava tenendo come base il commissariato di Caucagüita». Non era il primo sequestro che veniva portato avanti dalla famigerata banda, visto che erano cadute nelle loro mani almeno altre quattro persone negli scorsi mesi. E non è la prima volta che le bande criminali sono composte da funzionari attivi o in pensione dei corpi della polizia.

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